MyO e' su OPI anche grazie a te!
Continuiamo così :D
MyO colpisce ancora!
Il forniturista italiano My Office (MyO) ha certamente dovuto
affrontare le sue battaglie negli anni scorsi,
ma adesso ha messo alle sue
spalle tutti i problemi e guarda verso un futuro di
crescita
Gli anni
trascorsi dal 2009 in avanti non sono stati certo un cammino facile per MyO (My
Office) da nessun punto di vista. La società fondata e con sede nella piccola
Repubblica di San Marino, ha dovuto affrontare una serie di difficoltà nella sua
attività commerciale in Italia a causa dei contrasti tra i due paesi originati
dalla condizione
di "paradiso fiscale” dello stato sanmarinese e dalla
conseguente lunga controversia, tra il piccolo stato sovrano e l'Italia, in
materia di politica fiscale.
Creata nel 1951
da Ernesto Bianchini, giovane imprenditore cileno, la società di cancelleria era
originariamente nota con il nome di Karnak prima di essere modificato in MyO nel
2012 alla fine di una serie di fusioni e di acquisizioni nel mercato dei
prodotti per ufficio.
La società
aveva beneficiato di una crescita costante nel corso degli anni, anche grazie ad
alcune acquisizioni comprese quelle relative ad attività operanti in Italia. Nel
2009, ad esempio, le vendite erano superiori ai 100 Milioni di euro ($114
Milioni) e complessivamente la società vantava circa 350 dipendenti e centinaia
di agenti mostrando una redditività "soddisfacente”.
Come riferisce
Lorenzo Rudella, attuale amministratore delegato della capogruppo Bi/Holding -
nella quale la famiglia Bianchini detiene tuttora il 100% delle azioni - i
problemi sorti tra i due paesi hanno portato alla decisione presa nel 2010 di
lasciare San Marino e creare una filiale italiana, vicino a Rimini, dove già il
Gruppo aveva una sede. "Anche se [allora] non lo sapevamo, fu l'inizio di un
lungo e talvolta traumatico processo di riorganizzazione che ci ha portato alla
fine dello stesso a lasciare completamente sguarnite le sedi sanmarinesi ed a
ricominciare in Italia tutta l'attività ridefinendo le necessarie
strutture”.
Rudella
descrive gli anni dal 2010 al 2014 come una "navigazione contro vento in acque
agitate” essendo stata MyO costretta ad attuare il suo progetto riorganizzativo
proprio nel mezzo di un PIL italiano in continua discesa ed all'interno di un
mercato dei prodotti per ufficio che continuava a
restringersi.
In particolare,
secondo Rudella, la diminuzione delle vendite di prodotti tradizionali ed in
particolare di quelli basati sulla carta è "irreversibile”. Di fatto cita
addirittura MyO come un elemento che contribuisce a questo declino: ”uno dei
risultati più significativi che abbiamo raggiunto è stata l'eliminazione della
carta nell'intero processo di gestione degli ordini. Tutti gli ordini arrivano
in formato elettronico e vengono direttamente inviati alla logistica per essere
processati.”
Automazione del Business
L'automazione è
diventata parte essenziale dell'intera operatività di MyO. L'anno scorso, la
società ha investito più di 400.000€
nel nuovo sistema di gestione della
logistica all'interno del suo magazzino di 44.000mq, che ospita circa 12.000
codici.
MyO ha anche
consegnato a più di 50.000 clienti in tutta Italia, con circa 6.700 righe di
picking e 1.150 spedizioni al giorno, anche se la sua capacità operativa è
certamente molto più alta. La maggioranza delle consegne è stata fatta a piccole
e medie imprese, anche se esiste una struttura per i grandi utenti che
recentemente ha vinto importanti gare nella pubblica
amministrazione.
Come chiarisce
Rudella:” vogliamo ampliare questa parte del business che oggi vale meno del 15%
del fatturato. Abbiamo la capacità e le disponibilità logistiche per fornire
ogni tipo di clientela e questo è un settore dove veramente possiamo
crescere.”
MyO è conscia
che un adeguato assortimento è estremamente importante nel mondo di oggi dei
prodotti per ufficio e deve essere continuamente rivisto ed adattato. La società
ha riscontrato risultati positivi in nuove categorie di prodotti quali
antinfortunistica, catering ed igiene/pulizia.
La società non deve solo affrontare le multinazionali, ma anche centinaia di piccole imprese locali molte delle quali estremamente aggressive nel prezzo. Rudella, tuttavia, sottolinea che i recenti successi di MyO non solo provengono dalla capacità logistica e dall'assortimento, ma anche dalla qualità della sua relazione con il cliente.
Nonostante
vengano proposte a tutti i clienti sofisticate applicazioni per gestire i loro
ordini ed il rapporto commerciale, egli crede che il miglior modo per costruire
una relazione che duri nel tempo sia quello di affidarsi ad un contatto diretto
gestito da personale di vendita professionale.
MyO pertanto si
affida ad un team di venditori particolare valido e numeroso, tenuto insieme
anche da uno schema di ripartizione del reddito. Ogni agente conosce il costo
completo di ogni prodotto ed è lui, all'interno di limiti prefissati, a definire
il prezzo all'utente finale con una ripartizione del margine al 50% con MyO.
Inoltre tutti gli agenti hanno in dotazione una serie di applicazioni su sistema
Apple per gestire il loro portafoglio clienti. Tutte le applicazioni lavorano
anche in cloud e sono aggiornate in tempo reale.
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alto
Dopo aver
riorganizzato la società e superato i tre esercizi precedenti che Rudella
definisce come "gli anni in bianco-nero”, nel 2015 l'EbitDa è tornato positivo e
le vendite sono tornate a crescere. Ormai si vede la luce alla fine di questo
lungo tunnel. E anche se le vendite rispetto agli anni scorsi sono scese in modo
significativo - le vendite 2015 sono state di circa 65Milioni di euro - MyO ha
iniziato a crescere ad un tasso del 7-10%.
Per quest'anno il
saggio di crescita atteso è del 10%. Il mercato vale un + 2%, secondo Rudella,
mentre la restante parte deriva semplicemente dal poter finalmente concentrare
tutti gli sforzi sul business quotidiano.