Il Regolamento di esecuzione ed attuazione dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture entrerà in vigore il 9 giugno 2011 (fatta eccezione per alcune norme, relative alle SOA, in vigore già dopo 15 giorni dalla sua pubblicazione) apportando molte novità, sia in relazione alle procedure per l’affidamento di appalti di lavori, sia in relazione ai percorsi per l’acquisizione di beni e servizi.

Per quanto articolato e molto dettagliato, il sistema normativo di riferimento per gli appalti pubblici (di lavori, servizi e forniture) lascia comunque alcuni significativi margini di intervento ai regolamenti dei contratti degli enti locali, entro uno spazio normativo residuale, ma importante.

Le amministrazioni locali possono infatti utilizzare la loro potestà regolamentare per disciplinare:

a) l’organizzazione dei percorsi di scelta del contraente;
b) l’introduzione nei bandi o nei disciplinari di meccanismi qualificativi ulteriori (es. soglia di sbarramento qualitativo);
c) l’esemplificazione di modelli criteri tali da utilizzare nelle gare con l’offerta economicamente più vantaggiosa;
d) la modellizzazione delle operazioni di gara;
e) la specificazione dei profili inerenti la progettazione degli appalti di beni e servizi;
f) la configurazione di parametri-base e strumenti di controllo da introdurre negli appalti.

Ampio spazio, inoltre, può essere dedicato nel regolamento dei contratti dell’ente alla disciplina di alcune fasi nelle procedure per l’affidamento di appalti di servizi compresi nell’allegato IIB o per l’affidamento di concessioni di servizi (nel rispetto dei principi dell’ordinamento comunitario), per rendere più omogenea la gestione di simili percorsi da parte di settori diversi dell’amministrazione.

L’importanza del regolamento dei contratti dell’ente locale può desumersi tuttavia nella parte di disciplina delle procedure semplificate: con questa fonte, infatti, possono essere delineate le modalità di sviluppo delle indagini di mercato e delle gare ufficiose, ma possono essere prefigurati in dettaglio anche gli elementi fondamentali per il ricorso agli affidamenti in economia (individuazione delle tipologie di beni e servizi da acquisire).

La pratica, aggiornata al D.L. n. 70/2011, così come convertito nella L. 106/2011, illustra dove e come possono intervenire gli enti locali nella disciplina delle procedure di affidamento di appalti e concessioni, strutturando uno schema di regolamento dei contratti dell’ente locale innovativo, costruito in rapporto alle fonti principali e non come mero dato replicativo.

Il regolamento è completato da un fascicolo di trattazione generale configurata come una “guida all’impostazione del regolamento”, delle vere e proprie “istruzioni per l’uso”.